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GENGIVE CHE SI ABBASSANO e DENTI CHE SI MUOVONO ?

I tuoi denti sembrano più lunghi o hai dolore nella masticazione ?

fai un CHECK UP senza impegno e senza spese

I nostri parodontologi hanno tutta l'esperienza necessaria a cogliere i primi segnali della parodontite (o parodontosi o piorrea o comunque una parodontopatia) e consigliare le terapie più idonee. Non attendere che i tuoi denti perdano stabilità e consistenza. Ai primi segnali di mobilità (denti che si muovono), se il tuo alito diventa cattivo (alitosi) o quando vedi che la gengiva si ritira, molto probabilmente stai perdendo l'osso che sostiene i tuoi denti che quindi corrono un potenziale pericolo.

Se questi sono i sintomi è probabile che tu sia affetto da Parodontite (o parodontosi o piorrea), un'infezione che può portare anche alla perdita dei denti a causa della recessione dell'osso mascellare. Non lasciare la tua bocca nel dubbio di una situazione che potrebbe aggravarsi, non attendere sintomi evidenti come il dolore o il sanguinamento costante: prenota un check up senza impegno e senza spese perché è arrivato il momento di parlarne con un dentista specializzato in parodontologia.

Controlli accurati da dentisti competenti 

che operano con tecnologie all'avanguardia come la TAC 3D Dentalscan in grado di rilevare ogni aspetto della parodontopatia dalla semplice sensibilità dentinale alla recessione ossea (abbassamento della gengiva e dolore nella masticazione)

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 Scopri i trattamenti mininvasivi  contro la parodontite 

se non fosse una semplice gengivite ma dovesse trattarsi di una forma di parodontite o piorrea e, NIENTE PAURA, Dental Clinique dispone delle più avanzate tecnologie e di parodontologi esperti anche in casi complessi

STOP Parodontite senza rischi 

richiedi un CHECK UP dei nostri Dentisti che ti informeranno senza alcun  impegno né spesa sullo stato dei tuoi denti e gengive indicandoti le terapie più opportune contro la parodontopatia l'alitosi (alito cattivo) e la sensibilità ai denti

 Cura la Piorrea in poche sedute 

spesso la mobilità dentale è dovuta ad un accumulo di tartaro sotto gengiva che può dare dolore alla masticazione, recessione ossea, sensibilità ai denti ma può anche essere rimosso in 2 o 4 sedute di courettage e laser

100% made in Italy (EU)

I nostri parodontologi, tutti laureati nelle migliori università italiane, la strumentazione nonché i materiali utilizzati sono fabbricati in Italia o nell'Unione Europea, corredati dei certificati di conformità

 Scopri i trattamenti LASER contro la piorrea 

Clicca qui per conoscere come, con le apparecchiature LASER di ultima generazione, i nostri parodontologi con almeno 10 anni di esperienza, sono in grado di affrontare anche le patologie più gravi

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PRENOTA UN CHECK UP senza alcun impegno

anche solo per informazioni

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Le parodontopatie

conoscerle per dare sostegno ai tuoi denti

Tutti noi siamo portati a considerare la cura del dente in quanto tale, spesso identificandone la salute con quella della sua superficie. Quante volte abbiamo pensato "non ho la carie quindi i miei denti stanno bene", dimenticando che vi sono elementi meno visibili ma altrettanto importanti che determinano il sostegno e la stabilità dell'arco dentario:

la gengiva

il legamento parodontale che solidarizza il dente all’osso

il cemento radicolare (tessuto che ricopre la radice del dente)

l’osso alveolare

Il complesso di questi elementi viene definito parodonto e le malattie che lo colpiscono sono chiamate parodontopatie. Tra queste la parodontite o piorrea, intesa come infezione cronica delle strutture parodontali, è senza dubbio la più seria, viene causata da particolari tipi di batteri e decorre solitamente senza dare sintomi evidenti.

La piorrea o parodontite

come si forma e si sviluppa

Il nostro cavo orale è normalmente colonizzato da più di 500 tipi diversi di batteri. Il nostro sistema immunitario riesce normalmente a tenerli a bada finché non diventano troppo numerosi. Le colonie batteriche prosperano nella c.d. placca batterica: uno strato appiccicoso nel quale i batteri possono facilmente moltiplicarsi in maniera indisturbata e che in genere si forma quando l’igiene orale viene trascurata. Le tossine prodotte da questi batteri portano dapprima alla gengivite che si manifesta con gengive che sanguinano quando spazzoliamo i denti. Se la gengivite perdura, l'infiammazione può estendersi all’intero apparato parodontale.

 

E’ allora che possono comparire le prime recessioni gengivali fino alla scoperta dei colletti e delle superfici radicolari (i denti sembrano allungarsi) con la comparsa di carie e di una maggiore sensibilità gengivale. Si formano allora delle tasche prima gengivali, poi ossee (tasche intraossee), che nascondono al loro interno residui di tartaro e placca batterica in cui progredisce la patologia. In uno stadio più avanzato l’infiammazione si estende all’apparato parodontale sottostante fino a distruggere le fibre parodontali e l'osso alveolare che sorreggono i denti, creando la malattia parodontale o piorrea.

La malattia parodontale, se trascurata, si sviluppa fino alla completa distruzione dell’organo di sostegno dei denti che iniziano a manifestarsi mobili fino a distaccarsi definitivamente dall’alveolo.

fattori di rischio
 
  • Igiene orale inadeguata

  • Fumo: i forti fumatori presentano un rischio più elevato di contrarre la piorrea che avanza spesso più rapidamente con un decorso più aggressivo ed una minore risposta alle cure.

  • Predisposizione genetica: circa il 30% della popolazione eredita un gene che predispone alla malattia parodontale e con il test genetico è possibile verificare, attraverso un semplice prelievo di saliva, se il paziente è predisposto o meno alla piorrea.

  • Stress: dovuto probabilmente al fatto che lo stress indebolisce le difese immunitarie.

  • Gravidanza: a causa delle forti fluttuazioni ormonali

  • Patologie generali: sopratutto il diabete scompensato con glicemia alta e certe forme di artrite reumatoide nonché le deficienze immunitarie congenite o acquisite (p.e. AIDS).

Come si diagnostica parodontite ?
- qualità e durevolezza alla portata di tutti -

La malattia parodontale è una patologia cronica e indolore e i primi sintomi solitamente non sono molto specifici. Vi sono tuttavia alcune manifestazioni da tenere in considerazione: oggi la piorrea si può prevenire e curare efficacemente, purché si arrivi ad una diagnosi precoce e non la si trascuri fino a portarla agli ultimi stadi.

I soggetti che presentano i fattori di rischio sopra indicati devono prestare attenzione ai primi persistenti segnali di:

  • Dolore alle gengive - La malattia parodontale può diventare dolorosa soltanto allo stadio avanzato, quando si possono formare ascessi o quando vi è già mobilità dei denti che possono causare dolori alla masticazione.

  • Gengive che sanguinano quando si spazzolano (nei fumatori la ridotta irrorazione sanguigna fa sì che le gengive non sanguinino neppure in caso di grave piorrea)

  • Spazi che si sviluppano fra i denti

  • Gengive gonfie o tese e/o che si allontanano dal colletto facendo apparire i denti più lunghi di prima - Il gonfiore dei tessuti dovuto alla infiammazione può talvolta mascherare questo processo cronico che diventa visibile soltanto quando è già molto progredito.

  • Alito cattivo persistente - In più del 80 per cento dei casi l'alitosi deriva dal cavo orale. La malattia parodontale gioca un ruolo determinante in questo contesto, in quanto i batteri nelle tasche parodontali emettono dei gas solforici maleodoranti.

  • Comparsa di pus fra i denti e le gengive

  • Comparsa di sensibilità dei denti durante la masticazione

  • Denti che non si mantengono stabili durante la masticazione (mobilità dentaria)

 

I soggetti che presentano questi sintomi sono invitati a consultare l'Odontoiatra  Dental & Clinique che eseguirà specifici esami diagnostici per definire lo stadio della patologia o per inquadrare i fattori di predisposizione genetica all’insorgenza della malattia parodontale attraverso:

  • Esami radiografici con OPT – Rx endorale e TAC Dentalscan

  • Esami fisici (sondaggio delle tasche parodontali) eseguito con una sonda graduata delicatamente inserita all’interno del bordo gengivale misurando la profondità delle tasche gengivali. Se le gengive sono intatte, la profondità misurata sarà di 1-3 mm. Valori oltre 4 mm di profondità segnalano spesso una eventuale presenza della malattia.

 
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